GLI INIZI

(nelle parole di Dario Burresi, già pubblicate sul sito nel gennaio 2010)

 “     Erano passati tanti anni, ma lo riconobbi subito. Seminascosto dietro un enorme boccale di birra al bancone del bar di una birreria in Viale XX Settembre, era proprio lui: Paolo Rossi.

Sì, erano veramente passati tanti anni da quando io cantavo nel coro giovanile “Genti Giulie” della Lega Nazionale diretto dal maestro Paolo Rossi.

Era un coro misto, due voci maschili e due femminili, ed andava abbastanza benino, anche con felici trasferte in altre città d’Italia a portare il messaggio della Lega Nazionale per l’italianità di Trieste.

Ma Paolo era un funzionario di banca, ed un giorno venne trasferito in un’altra città. Non trovammo un altro valido maestro ed il coro si sciolse e ci si perse di vista.

Passarono anni, anzi decine d’anni. La Sezione ANA di Trieste, dopo qualche tentativo insoddisfacente, era rimasta senza coro ... finché non trovai il vecchio amico in quella birreria del Viale XX Settembre.

Rivangammo un po’ i vecchi ricordi e poi gli dissi “Senti, Paolo, e se provassimo a mettere su un coro alpino nella nostra Sezione di alpini?” Ci pensò un po’ su e poi disse “Provemo!”

Per primo contattai Nino Baldi e, subito dopo, Sergio De Carli e Paolo Pedroni, e poi Dino Papo dalla possente voce di basso. Per loro fu come un invito a nozze. Ci demmo subito da fare: prima in dieci, poi in quindici, poi in venti ... e cominciammo le prove di canto.

Così questo fu l’inizio del nostro coro. Tutto questo avveniva dieci anni fa, nel febbraio dell’anno 2000.

Le nostre prime uniformi le avemmo grazie alla personale munificenza del past-president Aldo Innocente.

La prima uscita in pubblico, il nostro “battesimo del fuoco”, fu il 19 maggio dello stesso anno nella sala del Museo Revoltella per un concerto assieme al coro della Sezione ANA dell’Argentina.

Nel 2001 cantammo nella chiesetta di Uccea (in marzo), nella chiesa della Beata Vergine del Rosario, alla Banca Nazionale del Lavoro (per il Telethlon) ed infine, in occasione di un nostro pellegrinaggio a Cima Valderoa, nel Duomo di Alano di Piave il 16 dicembre.

Ma fu solamente nel 2002 che il coro fece passi da gigante, aumentò nel numero dei coristi e partecipò ad eventi più importanti.

Il 19 gennaio 2002 cantammo a Sistiana per gli ospiti della Casa di cura Fratelli Stuparich. La sera dell’1 febbraio nella chiesa della Beata Vergine del Rosario ricordammo l’alpino Renzo Farinon tragicamente scomparso per una slavina durante un’escursione di sci alpinistico.

Verso la fine dello stesso mese offrimmo un concerto alla Pro Senectute presso la Società Ginnastica Triestina.

Fantasticamente suggestivo fu poi l’indimenticabile concerto “Note nel buio” in fondo alla Grotta Gigante.

Poi dovetti affrontare l’avventura di dover organizzare, per la prima volta in vita mia, un grosso concerto: il 19 ed il 20 aprile alla Sala Tripcovich. Due serate consecutive di cori alpini.

Fu una fatica improba nonostante i consigli dell’amico Federico Crisanaz, ma il felice risultato mi appagò in pieno. Riuscimmo a riempire il teatro e fu un successone che ci fece conoscere in tutta Trieste.

Parteciparono:

·         Coro Alpino di Lauzacco - Pavia di Udine (m° V. Lucca)

·         Coro Monte Nero - Cividale (m° Mauro Verona)

·         Coro della Brigata Alpina Julia

·         Coro Alpini Passons - Pasian di Prato (m° E. Cossio)

·         Coro ANA di Codroipo (m° Francesco Fasso)

·         Coro Campo dei Fiori - Varese (m° Aurelio Baioni)

·         Coro ANA Montecavallo - Pordenone (m° A. Pisano)

·         Congedati del Coro della Brigata Julia (m° F. Crisanaz)

·         ed ovviamente il nostro Coro ANA Trieste (m° P. Rossi)

 

Ma non dormimmo sugli allori ed immediatamente cominciammo a preparare la rassegna di cori alpini “Aspettando l’Adunata” che venne eseguita il 25 maggio 2003 nella Sala Tripcovich.

Purtroppo però io avevo dovuto abbandonare il coro a causa di gravi problemi personali, lasciando a succedermi quale capo-coro il bravo Cesare Zirnstein che provvide alla disciplina ed all’organizzazione per alcuni anni, fino all’attuale capo-coro Roberto Ferretti.

A dare una mano al maestro Paolo Rossi per la preparazione dei coristi (ormai diventati una trentina) e l’aggiustamento delle voci nelle prove arrivano Franz e la sua dolce e brava Maddalena. Sotto la regia di Ferretti inizia una lunga serie di successi, di concerti e di rassegne di cori, sempre più seguite dalla cittadinanza triestina. Ormai la Sala Tripcovich non è sufficientemente capiente per il pubblico, ed il nostro coro si può ormai considerare ospite fisso del più capiente e prestigioso Politeama Rossetti.

Nel 2009 il coro cambia nome. Ora si chiama “Coro ANA Trieste Nino Baldi”, in memoria del buon vecchio Nino che fu il primo ad aderire alla mia proposta di formare un coro, e ne fu sempre un entusiasta animatore.”

 

E POI…….

… il Coro “Nino Baldi” ha continuato ad operare seguendo gli ideali ed i valori della nostra Associazione, non ultimo dei quali è la solidarietà verso gli altri che ha continuato a portarci con frequenza nelle case di riposo e di cura di Trieste (e non solo) per far passare ad ospiti e degenti qualche ora di divertimento o quantomeno di spensieratezza, esibendosi con cante della tradizione alpina e montanara, oltre che con brani del folklore locale.

coro 2012Con il passare del tempo il Coro ha spesso cambiato volto a seguito del ritiro di alcuni coristi – a causa di altri impegni, per l’avanzare dell’età oppure perché purtroppo “andati avanti”– che non sempre è stato possibile sostituire, ma il cambiamento più importante è avvenuto nel 2011 quando, a seguito dell’abbandono da parte del Maestro Paolo Rossi – cui andrà sempre la gratitudine di tutta la nostra Sezione - la direzione è stata assunta dal Maestro Bruno De Caro che sta tuttora continuando a condurre la nostra compagine. Il nostro nuovo Maestro aveva intrapreso gli studi di pianoforte, composizione, direzione di coro e d’orchestra. Svolge regolare attività di maestro accompagnatore al pianoforte sia per il repertorio vocale, in particolare quello operistico, che per quello ballettistico. Si è esibito sia in Italia, che in Slovenia, Croazia e Austria come pianista solista. E’ stato nell’arco degli anni direttore musicale di svariate compagini corali triestine. Ha composto per diversi organici strumentali, nonché per coro, musiche di scena per spettacoli di prosa e musiche da balletto

Nel corso degli anni sono state numerose le esibizioni effettuate su richiesta di vari circoli ed associazioni in occasione di eventi culturali, commemorativi e celebrativi, cantando brani di tutti i generi in repertorio, e frequenti sono stati gli incontri e le rassegne assieme ad altri cori, sia alpini che di diversa natura.

coro Foiba BasovizzaIl Coro è ovviamente stato costantemente partecipe agli eventi istituzionali della nostra Associazione e della nostra Sezione, anche accompagnando le celebrazioni delle Sante Messe annualmente officiate in occasione della Giornata del Ricordo presso la Foiba di Basovizza e per la commemorazione dei caduti nell’anniversario di fondazione delle Truppe Alpine; ha inoltre quasi sempre partecipato ai concerti organizzati nell’ambito delle Adunate Nazionali, concerti spesso bissati a Trieste a favore del pubblico locale.

A tutt’oggi continua l’ormai consolidata tradizione – oltremodo apprezzata dal pubblico triestino - del concerto prenatalizio nei più prestigiosi teatri della città; a questi spettacoli, oltre al nostro Coro, partecipano altri cori alpini regionali cui si aggiungono i sempre graditissimi interventi a sorpresa con cui il nostro corista e regista Roberto Ferretti riesce sempre a meravigliare tutti noi ed il pubblico. Il successo di tali concerti va comunque ben oltre il puro aspetto musica/spettacolo, in quanto ad essi viene sempre abbinata una raccolta di fondi da devolvere in beneficienza.coroAlpNat2015 071

L’evento che ci ha lasciato un ricordo a tutt’oggi particolarmente intenso risale al 4 novembre 2018, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate; a differenza del solito, infatti, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva deciso che la celebrazione di Stato si svolgesse proprio a Trieste nel centenario del ritorno della città all’Italia ma, cosa per noi ancor più importante, aveva espressamente richiesto che la cerimonia sia accompagnata dal canto di un coro alpino. Pur inaspettato, tale invito è stato accolto con entusiasmo dal nostro Coro il quale però, conscio della sua contenuta struttura rispetto all’importanza della manifestazione, ha unito le forze con gli amici del Coro “Sorgenti del Piave” di Sappada e, pur lavorando a distanza, i due Maestri (Bruno De Caro e Francesco Piller) sono riusciti a creare un gruppo corale unico ed unito, dotato di un’armonia quasi insperata (gradita poi anche dal pubblico triestino per il quale ci siamo esibiti in forma non ufficiale al termine della cerimonia) per il quale il nostro Presidente Favero ha riservato parole di sentito apprezzamento sia a titolo personale sia riportando il ringraziamento del Capo di Stato.

4 novembre 2018

 

IL REPERTORIO

Adeste Fideles (arm. G.Malatesta)

Affresca il vento (trascr. C.Noliani)

Alpini in Libia (arm. F.Gervasi)

Amici miei (J.Newton)

Aprite le porte (arm. G.Malatesta)

Ave Maria (G.De Marzi)

Belle rose du printemps (trascr. T.Usuelli)

Benia Calastoria (G.De Marzi)

Credo in Te (arr. B.De Caro)

Da Udin siam partiti (arm. A.Dodero)

Daûr San Pieri (M.Maiero)

De Trieste fin a Zara (trascr. C.Noliani)

Figli di nessuno (trascr. C.Noliani)

I fiori del sangue (L.Chailly)

Il Golico (G.De Marzi)

Improvviso (G.De Marzi)

Inno al Trentino (E.Bittanti – G.Bussoli – arm. A.Pedrotti)

Inno dei “mati” (trascr. Macchi)

Joska, la rossa (G.De Marzi)

La ballata de Val Rosandra (A.Comin – B.De Caro)

La bomba imbriaga (G.De Marzi)

La bora (trascr. Macchi)

La campana di San Giusto (G.Drovetti – C.Arona . arr. B.De Caro)

Laila, oh! (G.De Marzi)

La leggenda della Grigna (L.Santucci – V.Carniel)

La leggenda del Piave (E.A.Mario – arr. B.De Caro)

La montanara (T.Ortelli)

L’anemone giallo (P.Pillepich – B.De Caro)

La strada ferata (trascr. Macchi)

La tradotta

L’ultima notte (G.De Marzi)

Luna (B.Marin – C.Seghizzi)

Mama, Piero me toca… (G.De Marzi)

Marì Betlemme (G.De Marzi)

Maria lassù (G.De Marzi)

Marinaresca (P.Carniel – R.Cornet)

Messa facile (I.V.Brée)

Monte Canino

Monte Cauriol (trascr. E.Graziola)

Monte Nero (arm. G.Malatesta)

Nenia di Gesù Bambino (arm. L.Pigarelli)

No potho reposare (G.Rachel)

O salutaris hostia

Oi cara mamma (arm. P.Paci)

Quando el mare fa burasca (trascr. Macchi)

Quei de la cana (M.Macchi)

Rifugio bianco (G.De Marzi)

Sai nên perché (arm. V.Carniel)

Serenada a Castel Toblin (L.Pigarelli)

Signore delle cime (G.De Marzi)

Soto la pergolada (C.Noliani)

Stelutis alpinis (A.Zardini)

Sui Monti Scarpazi (arm. A.Pedrotti)

Sul cappello

Sul ponte di Perati (arm. E.Casagrande)

Ta-Pum! (arm. A.Pedrotti)

Trentatre

Va l’alpin (arm. G.Malatesta)

 

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